La grande caccia alla tigre - 1818

Nel 1818, la manifattura Velay creò una carta da parati panoramica intitolata "La grande caccia alla tigre in India". Il motivo si ispira alle tradizioni di caccia generale in Asia, dove persino personaggi del calibro di Gengis Khan mobilitavano i loro eserciti per mantenere la disciplina. L'azione si svolge su un'isola alla foce del Gange, coinvolgendo governanti locali come i Nabab e i Rajah. Le scene raffigurano i costumi locali, con costumi e monumenti fedeli ai disegni realizzati sul posto.
Per arricchire la carta da parati con motivi adatti ai frontali dei caminetti e ai piani delle porte, la manifattura ha creato due dipinti indiani. Uno mostra la vita nel palazzo, con la toilette di una principessa indiana, mentre l'altro raffigura la vita pacifica nel cottage di paglia. Entrambi i dipinti, alti 5-6 piedi, sono stati progettati appositamente per raggiungere il loro scopo, offrendo composizioni uniche che si distinguono dalle copie di stampe comuni in questo campo.

Nella scena qui sopra, si trova la Scena principale Una tigre reale sta per essere colpita da un Nabab, o Vice-Re della terra. In primo piano sulla destra, un Indiano trafigge con le frecce un giaguaro che insegue uno dei cacciatori rifugiatosi su un albero. Nella seconda inquadratura, diversi cacciatori inseguono la grande tigre che, sul lato opposto, due cavalieri stanno impetuosamente cavalcando. Sullo sfondo si vede una vecchia pagoda abbandonata, e in primo piano a sinistra una palma da cocco e il palmista in fan.

In quella sopra, troviamo la Vista della riva destra del Gange, In primo piano, vediamo un dattero di palme; in secondo, un tempio i cui gradini sono bagnati dall'acqua, in cui diversi indiani fanno il bagno: questo monumento è decorato con mucche intagliate e dorate. La mucca è oggetto di grande devozione in India; la sua morte, quando accidentale, è oggetto di lutto per tutti gli abitanti, che le dedicano templi. Sullo sfondo, alla foce del fiume, si vedono diverse imbarcazioni europee e navi locali.
Si trova anche la scena che raffigura le Bayadères, o danzatrici indiane, queste donne sono molto apprezzate in Industan; le loro danze sono molto voluttuose e persino lascive; . In primo piano, a sinistra, una famiglia inglese osserva stupita una danza di alcune di queste donne; dietro di loro ci sono gli abitanti del luogo e i cipayes o soldati, che gli inglesi addestrano alle tattiche e alla disciplina europee e incorporano nei loro reggimenti; questi uomini costituiscono la loro principale forza militare in India.

In quella sopra, si trova la Vista della riva sinistra del Gange, diversi monumenti, pagode, ecc....
Si trova anche la scena di Un elefante montato da diversi cacciatori, insegue una tigre che cerca di affondare la sua proboscide. Gli elefanti privati sono addestrati per questo tipo di combattimenti (vedi Bomard); seguono la pista dei cani che inseguono la tigre, e quando le sono vicini, alzano la proboscide in aria, prima per metterla al sicuro e per osservare il momento in cui possono colpire l'animale con essa, o afferrarla e calpestarla. La tigre, non meno astuta, si ferma immobile e cerca di sorprendere il suo nemico; è in questo momento che quelli sull'elefante le sparano con frecce o armi da fuoco. (Voyages de Grand-Pré). È una caccia che offre pochi pericoli.
Infine, c'è un'ultima scena, non mostrata nelle sue immagini: una vista di una parte dell'isola dove si svolge la caccia alla tigre. In primo piano, due indiani posti in cima a una roccia, chiamano i cacciatori verso il luogo del pericolo. Sulla destra si trova un banano, un albero originario dell'India; qui e là si trovano diversi tipi di aloe. Sullo sfondo, un indiano disarcionato dal suo cavallo si sta difendendo da una tigre inferocita che gli si è avventata contro. Più avanti si vede il campo, luogo dell'appuntamento.

Questo avviso è stato realizzato a partire dall'originale Notice de la Manufacture Velay.